INTELLIGENZA ARTIFICIALE TRA REALTA’ E FINZIONE

L’intelligenza artificiale (AI) è arrivata ad un tal grado di evoluzione che può essere utilizzata, ad esempio, per creare immagini difficilmente non definibili come reali. In altri termini, già oggi, partendo da dati di input, è possibile generare immagini di paesaggi, oggetti, animali, persone che sembrano perfettamente e concretamente reali, ma che in effetti non esistono (es. nella figura proposta, una sola persona è reale, l’altra è stata creata con programmi di AI).

Stessa cosa sta avvenendo in ambito sonoro: programmi di intelligenza artificiale possono ricreare atmosfere musicali, utilizzando stili o addirittura sonorità vocali tipiche di compositori e/o cantanti conosciuti.  Per meglio renderci conto delle enormi potenzialità presentate dalla AI, riportiamo alcuni esempi eclatanti che hanno in questi ultimi tempi sollecitato in modo particolare la nostra attenzione.

Un caso peculiare è stato il primo premio fotografico del prestigioso Sony World Photography Award attribuito al fotografo tedesco Boris Eldagsen per una foto dal titolo “Pseudomnesia, The Electrician”. Una bellissima immagine di due donne, di diversa età ma con una comune notevolissima intensa espressione del viso, presentate in una fotografia, basata su rarefatti livelli di grigio, che sembra riportarci ad atmosfere di inizio del secolo scorso. Orbene, è stato l’autore stesso che, nel corso della presentazione e premiazione, ha evidenziato come l’immagine non sia stata catturata da una macchina fotografica bensì creata da un programma di intelligenza artificiale, che lui stesso aveva utilizzato, avendo, come punto di partenza per la propria “ispirazione”, un semplice testo scritto.

Un altro caso ben conosciuto è avvenuto recentemente quando sulla rete sono apparse foto di un ipotetico arresto negli Stati Uniti di Donald Trump. La situazione, proposta da un sedicente fotografo, vedeva l’ex presidente impegnato in una colluttazione con le forze dell’ordine durante il proprio eclatante quanto fasullo arresto. Ad essere oggetto di “deepfake” è toccato anche al nostro Pontefice, ritratto da un altro falso fotografo mentre indossava un lussuoso piumino bianco firmato.

Inoltre, recentemente, ha spopolato su YouTube un brano musicale di due giganti del rap (Drake e The Weeknd) che duettavano su una canzone dal titolo “Heart on my sleeve”.  Tale brano, che stava già avendo, data la fama dei due rapper, un vistoso successo in internet, è stato velocemente cancellato dalle piattaforme digitali poiché oggetto di un’azione legale da parte della casa discografica Universal Music Group, dato che il brano era stato creato artificialmente al computer da un anonimo, senza che gli autori ne sapessero alcunché.  Grazie a programmi di GAI (Generative Artificial  Intelligence) lo sconosciuto autore aveva,  basandosi sull’analisi digitale della discografia dei due rapper, generato, con le loro stesse voci, una canzone perfettamente consona alle loro sonorità, sia musicali che vocali.

Vorremmo concludere riportando il pensiero di Young Guru, un noto DJ e produttore musicale, che non può essere certo tacciato di essere un reazionario o un conservatore:  << Mi rendo conto che non si può fermare la tecnologia. Dopo che il genio è uscito dalla lampada, non puoi ricacciarlo dentro. Però dobbiamo proteggere gli artisti, e non soltanto loro, ma la società in generale. Non deve essere possibile prendere la tua identità, la tua voce, senza permesso. Ci vuole una legge >>.

Come possiamo non essere d’accordo su tale impostazione: la massima libertà, nel campo della ricerca scientifica o dell’espressione artistica, è sicuramente il propellente fondamentale, particolarmente nelle prime fasi di creazione e realizzazione di ambiti tecnologici o artistici innovativi. Ma nel momento in cui si inizi a delineare una certa maturità del settore o alcune serie potenziali insidie per le persone, reputiamo che occorra definirne in modo chiaro scopi, percorsi e limiti oltre cui non si possa andare, per evitare che tali tecnologie possano non solo incidere sui diritti di autore, ma soprattutto sull’obiettività di ragionamento e di valutazione di ogni singolo individuo, che è tuttora principalmente basata sulla veridicità delle informazioni acquisite, indipendentemente dalla modalità (grafica o sonora) con cui vengono proposte.

P.S.: Tra le immagini riportate in figura, quella reale è a sinistra.

 

ACTION ICT (Aprile 2023)

ACTION ICT è un’azienda di informatica giovane, dinamica e innovativa. Opera, sia a livello nazionale che internazionale, offrendo competenze professionali e soluzioni progettuali nell’ambito dell’ICT a clienti di medie e grandi dimensioni. Le nostre aree di eccellenza sono coperte da tre nostri centri di competenza: ACTION DATA (Big Data Analytics e Intelligenza Artificiale), ACTION APP (Web & Mobile Application) e ACTION IOT (Internet of Things e Robotica).

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